L'IMPEGNO : “IO proteggo i bambini”
La Campagna “ IO proteggo i bambini”, nata nel 2009, accoglie e rilancia a livello nazionale il messaggio della “
Global Campaign for Prevention of Child Abuse”, promossa in Svizzera a partire dal 2001 dal World Women Summit Foundation, e si coordina con la
Giornata ONU per la
Prevenzione dell’Abuso sull’Infanzia, indetta per il
19 Novembre.
- “IO proteggo i bambini” si propone l’obiettivo di diffondere una cultura della PREVENZIONE di TUTTE le forme di violenza ed abuso sui bambini, imprescindibile per ottenere una effettiva protezione dell’infanzia.
Data la dimensione che oggi le diverse forme di violenza sui minori hanno assunto in tutto il globo,
Terre des Hommes Italia, da 50 anni impegnata nella protezione dell’infanzia nel mondo, ha percepito l’urgenza di veicolare in Italia il messaggio.
Sul tema specifico dell’abuso e maltrattamento dei minori
Terre des Hommes è già entrata, insieme al
CISMAI, nelle scuole a fianco degli insegnanti in varie Regioni del territorio italiano (Lombardia, Toscana, ecc.) con il progetto
“Mimí Fiore di Cactus Chi mi stuzzica si pizzica”, che prende il nome dall’omonima pubblicazione realizzata in collaborazione con la casa editrice Giunti – Progetti educativi, volta a diffondere nelle scuole una coscienza di prevenzione del maltrattamento ed uno strumento utile ai bambini per imparare a difendersi dalla violenza.
- Nel mondo 40 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale, 1,2 milioni all’anno vengono trafficati per essere schiavizzati in lavori pesanti o avviati alla prostituzione e ben 275 milioni hanno assistito ad atti di violenza domestica, diventandone spesso a loro volta vittime.
Non c’è Paese che possa dirsi esente da tutto questo, nemmeno l’Italia, dove fenomeni come la tratta di bambini, il lavoro minorile, la prostituzione, la violenza in famiglia e fuori dalle mura domestiche, nelle sue più svariate manifestazioni, dilagano.
L’Italia, infatti, registra sul proprio territorio oltre 7.200 minori non accompagnati, ma molti migranti bambini non vengono intercettati dai servizi sociali e, per questo, sono esposti ogni giorno al rischio delle più diverse forme di sfruttamento. In più, alcune stime parlano di
400.000 bambini che nel nostro Paese sono già vittime di sfruttamento lavorativo.
Di certo a livello internazionale molto è stato fatto in termini di riconoscimento di una nuova dignità del minore e di costruzione di un quadro normativo favorevole alla sua protezione. Lo confermano l’ormai storica
Convenzione ONU sui Diritti del bambino Fanciullo (CRC), la Convenzione più ratificata nel mondo e il più recente
Trattato di Lisbona che ha invece riconosciuto l’infanzia quale elemento integrante della più ampia politica europea, obbligando così gli Stati membri a dimostrare in concreto il proprio impegno sul tema.
Nonostante ciò,
continua ad essere urgente l’adozione di politiche e misure che, a livello locale, permettano l’applicazione concreta di tali impegni, pur assunti internazionalmente.
L’Italia, in questo senso, ha ancora molto da dimostrare, come ricorda il Comitato ONU sui diritti del Fanciullo, che è chiamato a monitorare lo stato di attuazione della CRC da parte dei 193 Stati che l’hanno ratificata, ai sensi dell’art. 19 della Convenzione.(CRC/C/15/Add.198, punto38).
- E’ quindi di tutta evidenza come le amministrazioni locali siano chiamate a giocare un ruolo fondamentale in questo processo di ‘fotografia’ e successiva presa in carico dei minori vittima di violenza perché IL BENESSERE DEL BAMBINO E' INDICATORE CHIAVE DEL LIVELLO DI CIVILTA'.
Con la sua Campagna “ IO proteggo i bambini”, Terre des Hommes è impegnata a affermare che urge agire a tutti i livelli, per costruire
una politica di PREVENZIONE efficace che si traduca nel contrasto di una cultura sociale che veicola violenza e violazione dei diritti dei bambini.
La casa, la scuola, gli spazi di socializzazione, la comunità devono poter essere luoghi sicuri, pensati e rispondenti alle necessità di espressione, protezione e stimolo per il bambino.
Per questo
la CITTA’, per prima, deve essere ‘pensata’ ed interpretata come uno strumento di PREVENZIONE, capace di rispondere a quelle esigenze di tutela e protezione che il bambino, CITTADINO di OGGI, richiede.
Le politiche locali, intese come motori di uno sviluppo e crescita comunitari, devono poter trovare nel bambino l’indicatore del benessere e dell’equilibrio della società anche di domani.